Wenda – un esempio IoT per il mercato del vino (Maker Faire 2016)

Introduzione

A Maker Faire 2016, camminando per gli stand, ho trovato un bellissimo esempio di IoT (Internet of Things) al 100% italiano – il sistema Wenda. Questo sistema è stato sviluppato esclusivamente per il mercato italiano del vino, si applica alle bottiglie di vino e ha lo scopo di offrire vari servizi di controllo e tutela del prodotto. Il tutto per garantire l’ottima qualità di un prodotto prezioso come può essere una bottiglia di vino pregiato che dal produttore al consumatore, molte volte passa in molteplici mani e distribuzioni, immagazzinata in molteplici posti e quindi la sua qualità non è più sotto il controllo del produttore.

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Il progetto Wenda

Wenda nasce come progetto start-up nel 2015 ed è composta da un team composto da professionisti esperti nel settore con oltre 20 anni di esperienza alle spalle e giovani ambizioni provenienti dal mondo universitario. I prodotti e le idee del progetto Wenda nascono così dall’unione di diverse figure professionali, provenienti da diversi settori che vanno dall’ingegneria al settore agroalimentare, e la forte spinta innovativa fornita dai giovani studenti e docenti del Dipartimento di Scienze agrarie dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna.

Ecco un video con Mattia Manetti in cui ci spiega brevemente il progetto Wenda

Gli obiettivi prefissati da questo progetto sono stati quelli di garantire il mantenimento degli standard qualitativi dei vini di alta qualità durante tutte le fasi di distribuzione, che vanno dalla cantina di produzione fino al calice del consumatore. Tutto ciò può essere garantito attraverso vari tipi di controlli, in particolare tre punti sono quelli a cui il progetto Wenda ha dato maggior importanza:

  • Monitoraggio dei parametri di conservazione del vino
  • Protezione da contraffazione, sostituzione o rabbocco con altri vini.
  • Sistemi di comunicazione per marketing tramite dati raccolti e informazioni enologiche

Queste tre tipologie di controllo vengono effettuate su tre diversi livelli, gestito da diversi prodotti ma che ognuno dei quali rappresenta un aspetto di un unico progetto Wenda : una soluzione integrata. 

  • Il dispositivo
  • L’applicazione smartphone
  • La piattaforma cloud su web
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Il dispositivo Wenda

Il dispositivo viene legato alla bottiglia e attraverso una rete di sensori, inizia a memorizzare i dati raccolti dai parametri dell’ambiente in cui si trova la bottiglia. I dati acquisiti vengono inviati al cloud tramite rete, dati che poi potranno essere visibili e consultabili attraverso un’applicazione su SmartPhone. I parametri raccolti sono quelli che generalmente possono dare un’informazione sulle condizioni a cui è stata sottoposta la bottiglia durante il trasporto o l’immagazzinamento e che più vanno a descrivere un possibile stress a cui possa essere stato sottoposto il vino.

  • irradiazione
  • temperatura
  • inclinazione

Il dispositivo è in grado di registrare il grado di irradiazione solare o di luce artificiale emessa su diversi spettri di frequenza che vanno dall’ultravioletto, al visibile e all’infrarosso. Le bottiglie generalmente sono fatte di vetro scuro proprio per garantire una bassissima esposizione del vino alla luce esterna, comunque non sufficiente a garantire l’isolamento in caso di forti emissioni di luce.

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Anche la temperatura esterma a cui è sottoposta la bottiglia è un altro parametro importante che il dispositivo Wenda tiene in considerazione. Alte temperature, ma anche temperature troppo basse, possono compromettere anche gravemente la qualità del vino contenuto all’interno alterando in modo consistente le proprietà organolettiche di vini spesso pregiati.

Un altro parametro che viene misurato è il grado di inclinazione, ma soprattutto l’esposizione a vibrazioni o forti colpi. Anche lunghi esposizioni a vibrazioni possono in parte compromettere la qualità del vino.

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I dati dal Cloud accessibili da SmartPhone

Ciascuna bottiglia a cui è stato collegato il dispositivo Wenda viene così monitorata in ogni momento. Tutti i dati vengono raccolti in un cloud che costituisce un database centrale contenente ogni possibile dato. Quindi il produttore può in qualsiasi momento controllare la qualità e lo stato della merce distribuita (migliaia di bottiglie) e anche il consumatore può controllare lo stato qualitativo e la “storia” della singola bottiglia di vino che ha raggiunto la sua tavola.

Questo potrà essere svolto molto semplicemente attraverso una semplice applicazione scaricabile su smartphone, o tramite web direttamente consultando il cloud.

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Sistema di Anticontraffazione

Un ulteriore aspetto a cui il progetto Wenda ha posto un occhio di riguardo è la possibile contraffazione del vino durante il trasporto o la conservazione. Infatti il vino potrebbe essere sostituito sia parzialmente o totalmente da un altro vino di qualità inferiore, durante la catena di distribuzione e questo andrebbe a discapito sia del produttore, ma soprattutto del consumatore.

Il progetto Wenda ha quindi ideato a proposito un sistema da applicare direttamente al tappo della bottiglia, evitando così la rimozione del tappo.

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Se sei interessato al mondo del vino

Visita la pagina Cantine d’Italia  una guida alla degustazione e ai migliori vini d’Italia.

Inoltre troverai molte altre indicazioni di vini divisi per regione, per esempio i vini del Piemonte.

Conclusione

Il progetto Wenda è un’ottimo esempio all’approccio IoT a cui presto saremo tutti coinvolti. Questi progetti innovativi saranno i precursori di tutta una serie di innovazioni che presto influenzeranno (nel bene e nel male) le nostre vite.

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